Lettera alla diocesi nell'emergenza coronavirus 2020

12/03/2020

Lettera alla diocesi nell'emergenza coronavirus (12 marzo 2020)


Cari fratelli e sorelle

di questa nostra Chiesa di Forlì-Bertinoro.

Siamo tutti chiamati ad accettare, ancora una volta, con responsabilità, anche se con tanta sofferenza, le restrizioni che la situazione ci impone.

Benché a porte chiuse, ogni giorno i vostri sacerdoti e anch’io, ognuno nelle proprie chiese, celebrano l'Eucaristia per voi: insieme al pane e al vino, offriamo la vita, il lavoro, la sofferenza di ciascuno di voi. Anche le comunità monastiche e religiose stanno pregando per tutti.

Le nostre chiese rimangono aperte e sono accessibili per la preghiera personale.

Ricordiamo che nella chiesa del Corpus Domini durante le ore del giorno viene proposta l’adorazione eucaristica dalle 8.00 alle 18.00 per la preghiera personale.

Domenica prossima, in Cattedrale, dall’altare della Madonna del Fuoco verrà trasmessa dai canali di Tele Romagna, la santa messa delle ore 11.00.

Ma vi invito più che mai a fare delle vostre famiglie delle Chiese domestiche, nelle quali si ascolta la Parola di Dio e si intensificano il dialogo e l’amore reciproco.

Per questo motivo, invito i parroci, a far suonare la campana grande alle 19.00 per ricordare a tutti, in particolare le famiglie riunite, a trovare un momento di preghiera comune.

Vi chiedo di non dimenticare coloro che sono soli. Ogni giorno, discretamente, con una telefonata, un piccolo servizio, non fateli sentire isolati e abbandonati: “la carità non abbia mai fine” 1 Cor. 13,8.

Cari sacerdoti, mi rivolgo particolarmente a voi, conoscendo il vostro amore per le vostre Comunità: vi chiedo di accogliere e di far rispettare i limiti imposti, che sono una garanzia per una conclusione più rapida del contagio e un presidio per le persone dalla salute più fragile.

Lasciamoci tutti guidare dallo Spirito Santo, che certamente sarà capace di suggerire forme nuove di apostolato e di annuncio del Vangelo. Il venir meno di alcuni impegni vi dà la possibilità di donarvi uno spazio più ampio per la preghiera, per l'ascolto della Parola e per le riflessioni che vi attendono e vi attenderanno. Questo tempo può essere prezioso per la vostra crescita spirituale e per quella dei fedeli a voi affidati! Come spesso diceva beata Benedetta, “anche questo è grazia”.

La preghiera che Gesù ci ha insegnato ci fa sentire sempre uniti anche quando la diciamo da soli!

Carissimi fratelli e sorelle, alla conclusione dell’epidemia il Signore: “Ci trovi lieti nella speranza, operosi nella carità e vigilanti nella preghiera”.

Vi benedico di cuore

Forlì, 12 marzo 2020

+ Livio Corazza