Beato Ambrogio Traversari

Camaldolese (1386-1439)

Nato a Portico di Romagna nel 1386 Ambrogio Traversari fu umanista e maestro di umanisti, legato pontificio e padre conciliare, abate camaldolese e riformatore del suo Ordine.

A 14 anni entrò nell’ordine dei camaldolesi a Santa Maria degli Angeli a Firenze dove ebbe per confratello il pittore e miniatore Lorenzo Monaco, fu sensibile e aperto ai fermenti della nuova cultura fiorentina, studiando il greco, il latino, l'ebraico, la letteratura e la filosofia classica. Insegnava ai giovani, religiosi e laici, e formò studiosi e letterati come Giannozzo Manetti e Poggio Bracciolini.

La sua cella, come quella dell'agostiniano Luigi Marsili, a Santo Spirito, fu punto d'incontro degli ingegni più vivi del suo tempo e percorse rapidamente la carriera in seno al proprio Ordine, fino a diventare superiore generale.

Per il suo distacco di sapiente e la sua serenità di uomo di studio, fu incaricato a più riprese di svolgere opera di mediatore e di pacificatore, in missioni diplomatiche spesso assai delicate, non soltanto di carattere religioso, ma anche civili e politiche. Il papa Eugenio IV lo incaricò della riforma del suo Ordine.

Visitando i monasteri, poté raccogliere e studiare codici antichi e manoscritti preziosi e a Roma, fu bibliotecario del Papa e dei Cardinali.

A Firenze, si adoperò per il ritorno dell'esule Cosimo de' Medici, futuro signore della città, fu legato pontificio al concilio di Basilea dove sostenne le ragioni e il prestigio del Papato.

Più tardi ebbe grande parte nel Concilio, apertosi a Ferrara e proseguito a Firenze, per l'unione tra la Chiesa greca e la latina, facendovi intervenire il Patriarca di Costantinopoli e lo stesso imperatore bizantino.

La felice conclusione di quel Concilio, nel 1439, fu anche il trionfo di Ambrogio Traversari, che aveva vergato con il suo stile di umanista il documento di unione tra le due Chiese sorelle. Il monaco camaldolese morì lo stesso anno.

Lasciò numerose opere di teologia e di filosofia e fu dichiarato Beato poco dopo la sua morte. La sua festa si celebra il 20 novembre.