Omelia al termine della Via Crucis cittadina 2019

19/04/2019

Omelia al termine della Via Crucis cittadina (19 aprile 2019)


Perché siamo ancora qui?

Cosa cerchiamo attorno alla croce di un crocifisso di 2000 anni fa?

Gesù muore in una situazione drammatica: è la situazione limite della morte.

È una morte in totale, perfetta, amarissima solitudine. Martini

Il vangelo ha cura di farci notare senza sconti che nessuno intorno lo ha capito, che è stato abbandonato da tutti. Le persone che avrebbero potuto capirlo, che avevano motivi per essergli almeno vicino, non lo sono.

Il popolo sta a vedere, i capi lo scherniscono. I soldati lo beffeggiano.

Uno dei malfattori appesi alla croce come lui lo insulta.

Sono categorie diversissime, nemiche fra di loro, eppure nessuna di esse è con Gesù.

Tutto sembra dirgli una morte assurda, che non serve a niente.

Una vita sprecata.

La solitudine che sperimenta è quella non solo di uno che non è stato capito, ma è la solitudine di uno che viene deriso, deriso per ciò che gli sta più a cuore: la salvezza.

Il ritornello di chi gli sta accanto è sempre quello: “Salva te stesso”, “Salvi se stesso”.

E Gesù sulla croce sembra confermarlo: “Dio mio, perché mi ha abbandonato?”

Non passiamo subito alla risposta che troveremo nella veglia pasquale.

Restiamo con questa domanda, atroce, che ci portiamo ancora dentro.

Che soprattutto si pongono i tanti che attraversano tormenti di dolore e di angoscia: perché Signore?

Restiamo in silenzio e facciamo nostre le domande di chi è solo, abbandonato, deriso, ammalato: perché Signore?

Dove troveremo una risposta, se non l’abbiamo trovata neanche per noi?

Come faremo ad essere di consolazione, se non sapremo cosa dire?

Certo, possiamo evitare questa domanda. Potremo, come tanti, stordirci in mille modi. Attaccandoci alle cose della vita, divertendoci spasmodicamente, ubriacandoci, spendendo, ma non saremo felici. Non siamo felici.

Abbiamo bisogno di restare su questa domanda, non di fuggirla: che senso ha la nostra vita? La sofferenza, la morte, che senso hanno?

Chi e cosa ci salva? Salva te stesso: sì, ma come?

Abbiamo avuto tanti stimoli anche questa sera. Ringraziamo tutti, ma adesso tocca a ciascuno di noi fare un percorso personale per trovare la risposta alla domanda: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Vi anticipo: una risposta c’è… ma occorre cercarla…