Riaperta l'Aula Studio di S. Lucia. Mons. Corazza "un segno di speranza e cambiamento"

24/02/2023

Giovedì 23 febbraio è stata riaperta l’Aula studio nei locali di Santa Lucia in corso della Repubblica 77 con spazi per gli studenti per studiare ed alloggiare, la “cappella universitaria” nella chiesa di Santa Lucia, con momenti di preghiera e di formazione. Presenti il gruppo diocesano universitari, il vescovo, mons. Livio Corazza, don Andrea Carubia, responsabile della pastorale giovanile e di quella universitaria, don Nino Nicotra, parroco dell’Unità pastorale del centro storico, Filippo Monari, direttore della Caritas diocesana, gli assessori del Comune di Forlì, Valerio Melandri e Paola Casara, Andrea Severi della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Negli spazi di Santa Lucia è presente anche un “Servizio Giovani” della Caritas, con un punto informativo su tirocini universitari e volontariato, e il Comune di Forlì con il progetto Hub@Fo, che ha lo scopo di mettere in connessione giovani e mondo delle imprese. Gli orari di apertura dell’Aula studio a partire da lunedì 27 febbraio: lunedì e martedì dalle 9 alle 19, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 15, mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle 21 riservato al progetto Hub@Fo e giovedì dalle 15.30 alle 21 riversato alla pastorale universitaria diocesana.

La parola del Vescovo

“Riaprire ma soprattutto rilanciare il centro Santa Lucia per la pastorale universitaria è stato un bel segno di speranza e di cambiamento cosa vuol dire pastorale universitaria? Aprire le porte della comunità alla presenza degli universitari, in particolare di coloro che sono fuori sede. Offrire uno spazio formativo, che tra l’altro è uno dei belli fra le strutture diocesane, per incontri, studio, formazione, esperienze di fraternità, di preghiera per i giovani che si stanno preparando a portare il loro contributo nella società ma che sono già oggi una ricchezza umana e spirituale per tutti. Offrire occasioni di tempo libero, creativo e libero, senza preclusione, se non di stimolo per la crescita umana e sociale. Luogo anche di scambio fra giovani e con la comunità cristiana forlivese. Talvolta convivono senza incrociarsi e parlarsi. Ieri sera è stato molto bello, per la spontaneità, la partecipazione e la creatività. Avevo perso l’anello e per fortuna me lo hanno ritrovato, quasi subito! Era uno gioco, ma è stato come risposarsi con il mondo giovanile (che mi aveva accolto quasi 5 anni fa in piazza…). Grazie a don Andrea e a don Nino, ex-universitari fuori sede (entrambi siciliani) che ci hanno trovato gusto, e dopo la laurea, si sono fermati, sono diventati preti e sono diventati romagnoli. E poi, era il giorno di San Livio, e anche questo è di buon augurio… Non abbiamo dimenticato il mondo che ci circonda e gli anniversari, ma per cambiare direzione alla storia occorre mettere insieme tutte le energie dei giovani. Ringraziamo anche le Istituzione che sono venute non per portare un saluto formale, ma si sono direttamente impegnate con progetti concreti. In particolare il comune di Forlì, la Fondazione, la Caritas, l’Università”.