NELLA GIORNATA PER LA VITA ASCOLTIAMO TESTIMONIANZE DI ACCOGLIENZA
Domenica 6 febbraio si celebra anche in Diocesi la 44° Giornata per la vita, appuntamento che sarà ricordato con la messa in Cattedrale presieduta alle 10 dal vescovo mons. Livio Corazza. La messa sarà animata dai volontari e dagli operatori del Centro di Aiuto alla Vita e del Movimento per la vita, con i rispettivi presidenti, Angela Fabbri e Giorgio Cicchetti. Per questa Giornata la Diocesi propone l’iniziativa illustrata nella lettera di don Stefano Pascucci che pubblichiamo.
Carissimi,
come sapete il 6 febbraio la Chiesa italiana celebra la 44^ giornata nazionale per la vita che quest’anno ha per tema: “Custodire ogni vita. “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gen 2,15).
Del messaggio inviato a tutta la Chiesa italiana, vorremmo sottolineare il desiderio che i vescovi esprimono di non sprecare la lezione che la pandemia spinge ad imparare, NESSUNO SI SALVA DA SOLO, come Papa Francesco non si stanca di ricordare.
Per questo non vanno dimenticate le tante persone che fin dai primi giorni della pandemia si sono impegnate a custodire la vita sia nell’esercizio della professione, sia nelle diverse forme di volontariato.
Non sono mancate, tuttavia, manifestazioni di egoismo, indifferenza, irresponsabilità, caratterizzate spesso da una malintesa affermazione di libertà, che possono portare a riaffermare il “diritto all’aborto” e alla prospettiva di un referendum per depenalizzare l’omicidio del consenziente.
Consapevoli che certi gesti hanno a monte anche solitudini e scarsità di reti relazionali e di aiuto concreto noi ci impegniamo a custodire la vita in tutte le sue forme, sapendo che nelle nostre parrocchie e territori sono tante le persone e le strutture che ogni giorno lavorano per questo.
Vorremmo farvi una proposta:
per questa giornata dare voce durante le messe che si celebreranno a brevi testimonianze di accoglienza e custodia della vita, provenienti da strutture più organizzate come cooperative o associazioni che danno spazio al volontariato, ma anche e soprattutto rendere note le piccole azioni di aiuto reciproco, per esempio:
- famiglie che si sono aiutate fra loro in un momento di difficoltà
- un nonno che aiuta i figli nella gestione dei nipoti
- un nipote che va a far la spesa per chi non può uscire di casa… insomma testimonianze anche piccole ma concrete che facciano emergere un popolo che non cede allo sconforto ma che dona speranza.
Rintracciate nel vostro territorio persone e strutture che testimonino il custodire la vita e poi comunicatelo al Centro di Aiuto alla Vita (telefono 0543-21156 – e-mail: cavfo@libero.it).
Aderiamo tutti all’Alleanza per la Vita invocata dal vescovo e che in Diocesi abbiamo iniziato a costruire attorno ad azioni e fatti concreti per il bene e l’accoglienza di ogni vita umana.
Ringraziandovi per l’attenzione.
Don Stefano Pascucci
Vicario Episcopale per la carità e il territorio
